Sant’Andrea: tra la collina e il mare-Un tuffo nel passato
Il tour Sant’Andrea: tra la collina e il mare segna la ripresa dei nostri itinerari dedicati ai territori quartesi. L’ultimo soleggiato e ventoso weekend di ottobre ha permesso lo svolgimento del nostro nuovo tour anche grazie alle temperature miti decisamente fuori stagione.
Spostarsi dalla città per scoprire il territorio del litorale
Non è stata una scelta casuale la nostra. Lo spostamento dal centro ha coinciso, infatti, con la progettazione di un itinerario dislocato-ma non troppo- dalla città, per andare a scoprire una parte di territorio poco esplorata e che ha tanto da raccontare. Uno scrigno di contenuti e un tuffo nel passato dunque, una zona che abbiamo deciso di scegliere grazie alla sua ricchezza storica, artistica e naturalistica. Sant’Andrea, infatti, non dà solo il nome alla zona di Quartu attraversata dalla lunghissima via Leonardo Da Vinci: è anche una spiaggia pulita, amata e rispettata dai residenti; è sede del curato Parco Andrea Parodi, all’interno del quale è presente la chiesa di Sant’Andrea del XVI secolo e nel quale viene festeggiata la sagra di San Giovanni l’ultima settimana di luglio; può vantare una delle rare ville romane (la nostra è del IV-V secolo d.C) direttamente sul mare e perla rara del mediterraneo. E poi ci sono le storie dei luoghi, dei residenti quartesi in un racconto di tramandazione orale che vale quanto la parola scritta.
Un gruppo partecipativo e molto interessato
Ciò che ha reso il tour ancora più interessante e che ne ha decretato, a parer nostro la piena riuscita, è stata la partecipazione collettiva del gruppo di visitatori. Interessatissimi e partecipativi, lo scambio che si è creato tra noi e loro ha generato qualcosa che va oltre la semplice visita guidata: è stata l’occasione per scambiarsi pareri, informazioni, ascoltare rapiti aneddoti della storia quartese e confrontarsi su molteplici aspetti. Graditissimi ospiti Ubaldo Pintus dell’associazione micologica quartese, che ci ha raccontato alcune storie che si celano dietro la villa romana e la professoressa Luisa Contis, autrice del libro “Minoranze Silenziose”, di fondamentale importanza per la realizzazione del nostro primo tour presso il cimitero monumentale di Quartu.
Il tour si è protratto ben oltre i tempi stimati anche grazie a questi scambi, segno che ci ha confermato l’interesse dei visitatori. E noi non possiamo che esserne felici, ben consci che la strada verso il rilancio di un territorio che merita dignità turistica è ancora lunga e tortuosa. Ma sono le manifestazioni di interesse come quella di domenica che ci spingono e ci spingeranno a fare ancora meglio.
Perché la nostra filosofia di visita guidata è anche questa. Il mestiere di guida turistica non deve avere la presunzione di insegnare qualcosa: deve fare conoscere, divulgare e sensibilizzare e non creare una distanza sia culturale che fisica con il visitatore. Deve portare a interessare alla storia non imponendola, ma portando l’individuo a interessarsene. Così sarà per primo il cittadino a rivalorizzare il territorio, e sarà lui per primo a restituire la dignità turistica alla città in cui abita.
Le foto dell’articolo sono di Federico Branca, nostro fidato videomaker e fotografo. Potete trovare altri suoi lavori qui: https://www.instagram.com/fredbyron/?hl=it e qui: https://www.facebook.com/fredbyron.videomaker/
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