Contus – I racconti del focolare. Ecco cosa è successo
In quest’ultimo mese e mezzo, l’attività di Quartourismo è stata rivolta in particolar modo alla riscoperta del patrimonio orale della città. I racconti popolari tramandati dai nostri antenati sono diventati un libro, e la naturale conseguenza per un libro appena pubblicato è quella di essere presentato e diffuso. La presentazione ufficiale di Contus – I racconti del focolare, il libro nato dalla collaborazione tra Qt e lo scrittore Eder Secci, è avvenuta solo pochi giorni fa nella suggestiva cornice dell’ Hostel Sardinia. Vi raccontiamo cosa è successo.
Michele e Eder, prima di tutto amici… e poi collaboratori
Reading e musica
Immersi in una atmosfera già natalizia – il periodo calza a pennello per parlare di leggende e fiabe – e con il pubblico che ha già preso posto, Michele Marescutti presenta l’autore Eder Secci, prima di tutto un amico e poi un collaboratore. Sono da poco passate le ore 18 e si comincia a parlare di contus, di quanto siano importanti per il nostro passato e di quanto sia importante salvaguardarli dall’estinzione.Si parte con Su Mazzamurreddu, il folletto vestito di porpora che ormai tutti conoscono benissimo. Con un finale decisamente ironico per quanto allo stesso tempo amaro, il primo contu non viene svelato per intero lasciando un punto interrogativo sul finale e il piacere della sorpresa, che solo la lettura completa del libro potrà completare.
Si parte con il reading. Apre le danze Su Mazzamurreddu
A chi ha avuto modo di seguire le nostre ultime iniziative legate ai contus de forredda non sarà sicuramente sfuggito, invece, quanto sia importante per noi creare la giusta atmosfera per ogni occasione. Come nel caso dello spettacolo-evento dello scorso 27 ottobre, anche in questo caso un ruolo importante l’hanno avuto le musiche, composte e suonate da Michele con i suoi sintetizzatori. Ideale sottofondo al reading di Eder, queste hanno sottolineato le varie fasi della lettura tra atmosfere ambient, passaggi più eterei e ambientazioni decisamente dark.
Fiebeddu e Antoniccu con le sue atmosfere “da cimitero”
I racconti scorrono veloci e in mezzo le considerazioni e i commenti su ogni lettura. Ve lo confessiamo, ci stiamo divertendo un sacco. E con noi il nostro pubblico, fatto di amici, seguaci di Qt di vecchia data e, si spera, nuovi interessati alle vicende della città.
Così, attraverso le atmosfere lugubri e pene di superstizione di Antoniccu e Fiebeddu sottolineate dal suono del theremin, cominciamo a parlare di Fortuna, quella con la F maiuscola e di strane coppie. Con il racconto di Crallino e Peppeddu, altro ironico contu che insegna ad accontentarsi di ciò ci si viene offerto, anche quando questo è davvero poco come nel caso dello sfortunato coprotagonista del racconto, siamo arrivati quasi alla conclusione della presentazione.
L’interazione con il pubblico era una dei nostri obiettivi. Eder spiega uno dei racconti agli avventori dell’Hostel
Presentazione di Contus – I racconti del focolare
Con la struggente Leggenda della Capitana, una tragica storia di amore e pirati, tra furiose scorribande saracene e romantiche storie d’amore giungiamo, al termine del reading. Ma non è tutto.
Racconta il tuo contu!
Uno degli obiettivi primari da raggiungere per questa presentazione era l’interazione con il pubblico. Non una classica interazione fatta di classica sequenza domande/risposta, ma un vero scambio con gli avventori dell’Hostel. Abbiamo puntato molto sul fattore “racconta il tuo contu”, indipendentemente dal paese o città di provenienza, al fine di generare uno scambio perché, in fondo, il patrimonio della tradizione orale è qualcosa che appartiene sì al paese o luogo di appartenenza ma, soprattutto, a tutta l’isola. Uno spazio di condivisione, dunque, al fine di esportare la cultura dei vari luoghi e generare una sorta di gemellaggio culturale tra paesi o città diverse.
Il nostro bellissimo pubblico
Perché quando il pericolo dell’estinzione è prossimo e quasi tangibile, riguarda un po’ tutti.
Qualcuno è stato un po’ timido – ce lo ha confessato a fine presentazione, ma non faremo i nomi! – e qualcuno si è volentieri lanciato nel racconto del proprio contu.
È il caso di Antonio, che ci ha parlato di una leggenda proveniente dal suo paese di origine, Oliena. La leggenda delle Panas, una delle più note e tragiche leggende sarde con protagoniste le donne morte di parto e la triste penitenza alla quale sono condannate, ha rapito. Il racconto di Antonio ha permesso che si concretizzasse lo scambio di cui abbiamo parlato poche righe fa, nello specifico caso tra due luoghi distanti come Quartu e Oliena. E a lui vanno i nostri ringraziamenti.
L’epilogo è una sequela di autografi da parte di Eder sui felici possessori di Contus – I racconti del focolare, che sta andando letteralmente a ruba e che è già in odore di ristampa. Noi siamo felici di questa serata e siamo ben consci, come detto sabato stesso, che questo è solo un primo tassello verso la riscoperta della tradizione orale. Un percorso ancora lungo, ma da circa un mese e mezzo a questa parte, da affrontare ancora più positivamente. E la risposta del pubblico ce lo sta confermando.
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