I soprannomi della Quartu antica, l'ironia nel segno del passato

I soprannomi della Quartu antica

Oggi vogliamo parlarvi di soprannomi: come in ogni paese che si rispetti, i soprannomi a Quartu erano numerosi e con discendenza padre-figlio, importanti come una preziosa eredità. Spesso attribuiti in riferimento a un attributo fisico, una qualità, sovente da un difetto o dal lavoro che si faceva, i soprannomi sono stati identificatori univoci della famiglia o della persona.

I soprannomi della Quartu antica

Il termine soprannome

Di origine antica, il significato letterario del termine è ben definito dal dizionario Treccani, che ne dà una spiegazione chiara e precisa:

Definizione di soprannome del dizionario Treccani

A testimoniare le origini antiche del termine, Treccani afferma che:

è composto da sopra e nome, ma richiama supranomen del latino medievale (documentato a Siena nel 994) e il latino supernomen che designava un’aggiunta ai tre elementi che formavano il sistema onomastico latino (praenomen, nomen o gentilizio, cognomen). Nell’italiano antico è attestato anche con varianti come sovranome, sopra a nome, e inteso come elemento aggiunto a un nome di persona per designarla più precisamente (quindi con una funzione simile a quella che sarà assunta dal cognome) e anche come epiteto di sovrani e persone illustri, o designante le caratteristiche di chi lo porta.

Il soprannome di famiglia – Il caso di Chioggia

Talvolta identificato come subcognome o soprannome di famiglia, è un elemento onomastico utilizzato per identificare diverse famiglie che portano lo stesso cognome e che vivono nella stessa zona, ma con una particolarità: possono non far parte dello stesso nucleo familiare e non avere rapporti stretti di parentela. In tal senso, il comune di Chioggia, avente un alto tasso di omonimia, rappresenta un caso unico in Italia: ha indotto l’ufficializzazione nel registro dell’anagrafe dei soprannomi, tipici di tutto il Veneto e utilizzati popolarmente per distinguere i vari rami di una stessa famiglia.

La differenza col passato

Se in epoca moderna il soprannome può risultare un “marchio” poco gradito – in tempi in cui i social e il cyber-bullismo dilagante “danno una mano” poco edificante alla diffusione di tali nomignoli – nel passato, fortunatamente, non era così. In tempi antichi i soprannomi non erano certamente sinonimo di vergogna, anzi, erano gli stessi soprannominati ad andare fieri dei nomignoli e a pronunciarli senza vergogna. Attraverso il soprannome un individuo è noto nella comunità e con esso viene distinto da omonimi; esso può avere anche la funzione di segnalare l’appartenenza a un dato ramo della famiglia. Spesso derivava da attributi fisici (non sempre piacevoli), comportamentali o dal lavoro che si svolgeva. In questo senso il soprannome identificava in toto quella persona o la famiglia di appartenenza, e per questo motivo risultava univoco risultando una proprietà quasi più importante del cognome in sé.

Una pagina del libro di Elia Olla

Il libro di Elia Olla e il nuovo appuntamento sui canali social

C’è un piccolo libro, decisamente simpatico ironico, che raccoglie molti dei soprannomi della Quartu antica. Scritto da Elia Olla e edito ormai venti anni fa, Arregordendi Quartu raccoglie inoltre diccius (modi di dire), parole, proverbi e curiosità del vecchio paese. Abbiamo deciso di dare spazio, a domeniche alterne sui nostri canali social, a questo argomento. Sia per il crescente interesse che sta dimostrando, per l’ironia che pervade questo campo quando ne parliamo che per l’importanza che hanno avuto i nomignoli nel passato, così identificativi e utili a ricostruire una parte di memoria storica.

I soprannomi della Quartu antica