Caretta caretta sceglie Quartu per dare alla luce i piccoli

La caretta sceglie Quartu

 caretta-caretta sceglie Quartu per dare alla luce i piccoli
Stamattina la città di Quartu si è svegliata con una notizia meravigliosa e incredibile, la schiusa di 76 uova appartenenti alla tartaruga caretta caretta.

Un evento irripetibile e straordinario che ha tenuto impegnata tutta la notte la Rete Regionale per la Conservazione della Fauna Marina, intervenuta già qualche giorno fa dopo l’avvistamento di un esemplare adulto che si aggirava per la spiaggia del Poetto di Quartu, probabilmente in cerca del luogo più adatto alla deposizione delle uova.

caretta caretta

Un piccolo cerca di raggiungere il mare (immagine di repertorio)

Insieme a loro l’assessorato dell’Ambiente, il direttore dell’Area Area Marina Protetta “Capo Carbonara”, Fabrizio Atzori, i tecnici del Centro recupero tartarughe marine Laguna di Nora, i biologi dell’Istituto per l’ambiente marino costiero del Cnr di Oristano e gli agenti forestali con il dirigente Giovanni Monaci, come riportato dalla pagina ufficiale della RAS in cui potrete vedere un breve video.

Ciò che desta maggiore stupore è proprio questa insolita scelta da parte dell’animale, naturalmente schivo e riservato, che ha deciso di nidificare tra il Lido Mediterraneo e lo stabilimento Alta Marea, di norma molto affollati, specie durante il mese di agosto.

Eppure, le prime luci dell’alba hanno illuminato il percorso delle piccole caretta caretta, che assistite dagli esperti, stanno raggiungendo la riva e seguendo il loro istinto nuoteranno per oltre ventiquattr’ore prima di raggiungere la piattaforma continentale.

Gli esperti presidieranno la zona per altri 10 giorni, in attesa di scoprire se sotto la sabbia si celano altri nidi. Nel frattempo, le autorità e le istituzioni chiedono a turisti e residenti di non portare materiali in plastica e stare attenti a rifiuti e luci artificiali.

Guarda il video su “L’Unione Sarda” 

 


Cos’è la Caretta Caretta? 


La caretta caretta è la tartaruga più diffusa nel Mediterraneo.
Si tratta di uno degli animali marini maggiormente minacciato dalla presenza dell’uomo il quale ne sta causando l’estinzione attraverso condotte dirette e indirette.

caretta caretta

Esemplare adulto

Il suo aspetto è facilmente riconoscibile, tanto da renderla familiare anche all’occhio poco esperto.
Il rostro incurvato e il duro becco ( che le consente la frantumazione del guscio di alcuni crostacei) rende il volto della tartaruga docile e simpatico.
Il dorso a sega, di colore bruno si distingue grazie alla caratteristica forma di cuore, mentre le dimensioni variano dagli 80 ai 140 cm.

La caretta caretta è onnivora, per cui si nutre di piccoli crostacei, molluschi, piccoli pesci, alghe e flora marina.
L’inquinamento della acque sta però creando grande confusione in questo splendido animale che spesso scambia comuni sacchetti di plastica per meduse o fili e reti di nylon per alghe, causandone la morte per soffocamento o nel lungo periodo.

Altro elemento che desta preoccupazione è la pesca indiscriminata, infatti, oltre a dover competere per il cibo, spesso le tartarughe rimangono incastrate negli ami da pesca o intrappolate nelle reti, per cui, cercate sempre di pescare dove consentito e se doveste incappare in uno di questi esemplari, chiamate la Guardia Costiera o il Corpo Forestale per capire cosa fare (specialmente se dovesse essere ferita).


Cosa fare in caso di avvistamento di un nido?

caretta caretta

Uova di caretta caretta

Nel caso doveste vedere movimenti insoliti sotto la sabbia (ricordate che le tartarughe ci mettono qualche giorno a risalire in superficie dopo la schiusa), seguite queste poche e semplici regole che la stessa Rete regionale per la conservazione della fauna marina ha messo a disposizione e che trovate scaricabile anche sul sito del Comune di Quartu 

 

Chiama subito i seguenti numeri

Se dovessi avvistare una tartaruga adulta in cerca di un posto dove deporre chiama il Corpo Forestale e di Vigilanza Ambientale al numero 1515 oppure la Guardia Costiera al 1530.
Fai lo stesso anche se dovessi solo vederne le tracce.

Mantieni le distanze

Evita il contatto fisico, non starle davanti, non tenere un tono di voce alta e non spaventarla in nessun modo. In quel momento state condividendo lo stesso spazio, ma è anche il luogo prescelto per la nidificazione, dunque sii più rispettoso possibile. La femmina sa che ci sei, ha paura, ma deve comunque far nascere i suoi piccoli. Rendi il suo compito meno stressante possibile e stai ad almeno 4 metri da lei. Assicurati di non richiamare l’attenzione di troppe persone o l’animale sarà costretto a fuggire. Siate pochi, parlate a bassa voce e godetevi questa meraviglia della natura.

Molla quel cellulare 

Il qui e ora è assolutamente fondamentale non solo per imparare a cogliere il momento come fuggevole e unico, quanto per entrare in sintonia con l’ambiente che ci circonda.
Capiamo che l’evento sia unico e forse non avrete più modo di assistere ad un fenomeno simile, ma quella torcia o flash entrati in funzione al momento sbagliato distrarranno la tartaruga o i suoi piccoli, se state assistendo al loro cammino.
Questi ultimi, inoltre potrebbero disorientarsi e avere difficoltà a raggiungere l’acqua.
Se vuoi vedere dove si trova il nido, scherma la torcia con un telo rosso.

Ricordate che c’è una legge che tutela questi animali, la legge regionale 29 luglio 1998 n. 23, e rigorosamente la fase della riproduzione per assicurare il mantenimento della biodiversità nell’interesse della collettività e della comunità internazionale.

Leggi anche l’articolo di Quartourismo

L’importanza della aree sic, zps e zsc

 

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