La chiesa di Sant’Antonio da Padova, la terza parrocchia della città

La chiesa di Sant’Antonio da Padova

Quartu annovera sul suo territorio una folta schiera di edifici religiosi di varie tipologie: dalle chiese campestri, a quelle del centro storico fino ad arrivare alla più nota basilica minore di Sant’Elena, simbolo della città. Ma ci sono altri edifici che i quartesi che, seppur i quartesi conoscono bene, nascono da vicende particolari. Ancora una volta, la storia quartese si intreccia in una sorta di sliding door. Perché la strada che portò alla nascita della chiesa di Sant’Antonio da Padova prende vita nel momento in cui il nuovo cimitero dovette, per cause nefaste, spostarsi necessariamente fuori dall’abitato.

La chiesa di Sant'Antonio da Padova

Chiesa di Sant’Antonio da Padova

Ripercorriamo i fatti

Nel sito in cui attualmente è ancora presente la chiesa (via Sant’Antonio), originariamente sorgeva un edificio votato al culto di San Gregorio Magno. La storia della città ci riporta, attraverso documenti d’archivio, che la stessa chiesa di San Gregorio fu scelta per costruirci attorno il nuovo cimitero della città. A seguito di un incendio l’edificio andò perduto completamente, e si optò per la costruzione intorno al sito sul quale sorge tutt’ora.

San Pietro di Ponte

La chiesa prescelta fu quella di San Pietro di Ponte, piccolo gioiello romanico posizionata appena fuori dall’abitato quartese, ora simbolo del cimitero monumentale e più volte oggetto dei nostri tour guidati.

Perché venne scartata la zona nella quale sorge la chiesa di Sant’Antonio?

L’incendio di San Gregorio non fu un evento nefasto (forse) totalmente casuale. E nemmeno il nome della vecchia contrada lo è: la zona, una volta conosciuta come “le aje”, presentava un alto rischio d’incendio dovuto alla presenza dello spazio di terreno, spianato e assodato, sul quale si manipolavano e si mettevano a essiccare cereali e altri prodotti agricoli.

Con lungimiranza si optò, quindi, per l’attuale Via Marconi e il nuovo cimitero sorse nel 1876.
Ubicata nella via Sant’Antonio, l’omonima chiesa sorse nel 1904: la sua costruzione fu promossa dai frati minori francescani, dai quali tutt’ora è retta e ai quali, in seguito alla legge Siccardi sull’espropriazione dei beni ecclesiastici della seconda metà dell’Ottocento, fu requisito il convento di San Francesco.
Questo, originariamente intitolato a Sant’Agata, cambiò denominazione in seguito all’acquisizione da parte dei frati per poi tornare, in seguito all’espropriazione, all’originale denominazione.

Sul lato sinistro della chiesa di Sant’Antonio sorge il convento dei frati mentre la chiesa, dal 1954, diviene terza parrocchia della città.

La chiesa di Sant'Antonio da Padova

Il convento dei frati Cappuccini

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