La particolare chiesetta di San Benedetto

La particolare chiesetta di San Benedetto

La particolare chiesetta di San Benedetto (XV secolo), situata nella via Marconi, passa quasi inosservata talmente essa è inglobata nel tessuto urbano, in maniera similare alla chiesa di Santa Maria di Cepola. Il fianco sinistro è addossato, infatti, a un edificio di uso civile dell’inizio del secolo scorso. Una volta campestre, la chiesa appartiene al novero degli edifici sacri quartesi dalle linee semplici ed essenziali.

La particolare chiesetta di San Benedetto

Prospetto frontale della chiesa

Da cosa deriva il termine campestre?

Le chiese campestri si trovavano (e alcune si trovano ancora) in una posizione geografica dislocata dal centro abitato. Nascevano e venivano edificate per l’esigenza dei lavoratori di avere un luogo dove potersi rifugiare nella fede e nella preghiera. Ma non solo: è importante ricordare la vocazione rurale di Quartu e della Sardegna in generale, ragione che testimonia il vasto numero di edifici di culto di questa tipologia. Secondo il sito chiesecampestri.it, quelle conosciute, censite e ancora in piedi sono, su 377 Comuni, circa 1000 di cui circa 350 in abbandono o ridotte a rudere. Quelle totalmente scomparse ammontano, addirittura, a oltre 1400 edifici. Le chiese campestri sono state trattate in un nostro recente articolo, che potete trovare a questo link: https://www.quartourismo.com/2018/01/12/amate-quanto-una-cattedrale-le-chiese-campestri/

Sorprese suggestive

Ciò che conferisce ancora più caratterizzazione al contesto nel quale si trova, è la presenza delle case campidanesi nel vicolo retrostante (chiamato vicolo San Benedetto) al quale si accede dal prospetto destro della chiesa: al passare delle moderne auto della lunghissima via Marconi fa da contraltare questo piccolo vicolo silenzioso adornato di vecchi edifici.

Esternamente, San Benedetto si presenta in forme gotiche catalane: i i materiali impiegati per la realizzazione sono pietrame e malta mentre, ai lati, troviamo pietre angolari denominati conci. La facciata è della tipologia “a capanna” sormontata da un piccolo campanile a vela. Presenta due portali, uno nel prospetto frontale e uno posizionato sul lato destro, accomunati da cornici di conci e da un arco a sesto acuto.

 chiesetta di San Benedetto

Retro della chiesa con abside

L’interno

Internamente si presenta con un’unica navata e tetto ligneo su capriate, caratteristica che accomuna le chiese (una volta)    campestri. I moduli stilistici dell’interno della chiesa ricalcano ancora stilemi tardo- romanici con influenze già gotico-catalane, come nella vicina chiesa di San Pietro di Ponte, all’interno del cimitero di Quartu mentre l’abside ha caratteristiche in comune con la chiesa di Nostra Signora del Buoncammino.

Tetto a capriate di San Benedetto a Quartu

Tetto a capriate, particolare dell’interno

San Benedetto nella documentazione della causa Pia

Della chiesetta di San Benedetto si ha documentazione a partire dal 1599 ma si presuppone non abbia subito interventi tali da alterarne la fisionomia: nei precisi registri della causa Pia, infatti, si registrano spese unicamente per quanto riguarda interventi di manutenzione ordinaria. Negli stessi registri, tuttavia, vengono riportati interventi di restauro per una “lolla” o “porchada”. Elemento, questo, di cui è andata persa ogni documentazione. Si ipotizza potesse essere del tutto simile ai porticati della chiesa di Sant’Andrea, con elementi di spoglio tardo romani a formare colonne portanti.

La-particolare-chiesetta-di-San-Benedetto

Parete absidale a altare

Adibita ad uso profano agli inizi del ‘900 e addirittura ad aula scolastica, la chiesa di San Benedetto venne restituita alla parrocchiale di Sant’Elena e dopo il 1966 riutilizzata per la celebrazione del Santo.
Attualmente viene aperta nel mese di Maggio in occasione della manifestazione Monumenti Aperti.

Arredi della chiesa

Parete destra della chiesa


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Fonte: Ida Farci-Arte religiosa dal Medioevo al Novecento

Fotografie di Michele Marescutti

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